La Legittima difesa proposta dalla Lega di Matteo Salvini diventa legge dopo l’approvazione al Senato. Cosa prevede e cosa cambia rispetto al passato.
Diventa legge la proposta sulla Legittima difesa avanzata da Matteo Salvini, pronto a esultare dopo l’approvazione definitiva al Senato. La nuova legge lascia però perplessa la magistratura, pronta a evidenziare i propri dubbi. Ma cosa prevede il provvedimento e quali sono le differenze rispetto al precedente apparato legislativo?
Legittima difesa legge 2019
In seguito all’approvazione definitiva al Senato, arrivata con una maggioranza schiacciante, la proposta della Lega sulla Legittima difesa diventa a tutti gli effetti legge dello Stato italiano, un successo festeggiato da Matteo Salvini che ha coronato una battaglia storica della Lega.
Legittima difesa cosa prevede
Cuore della proposta avanzata dalla Lega è il fatto che la difesa è sempre legittima. Resta il rapporto di proporzionalità tra l’offesa e la difesa ma sarà considerato sempre sussistente nel caso di aggressione.
Sarà dunque lecito utilizzare un’arma legittimamente detenuta per la difesa della propria incolumità.
La legge promuove anche un’inasprimento della pena per reati contro il patrimonio, come ad esempio scippo, rapina e violazione di domicilio.
Una delle modifiche sostanziali interessa l’articolo 55 del codice penale. In caso di legittima difesa viene esclusa la punibilità di chi agisce in difesa della sua incolumità o di quella di terzi.
Legittima difesa cosa cambia
La differenza sostanziale è rappresentata dal fatto che la difesa diventa sempre legittima se si agisce al fine di respingere l’intrusione di malintenzionato di turno con violenza o minaccia.
Questo non significa che i magistrati non indagheranno sull’accaduto per ricostruire la dinamica e accertarsi che non si tratti di un caso che superi anche i confini previsti dalla nuova legge.
Le indagini partiranno però dalle nuove disposizioni secondo cui non è punibile chi ha agito in stato di turbamento o agitazione nel difendersi da un’aggressione.